Corpi moderni: viaggio arte, anatomia, usi e costumi del Rinascimento veneziano

di Gabriele Isetto


Da pochi giorni alle Gallerie dell’Accademia di Venezia è visitabile la magnifica mostra Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento che regala ai visitatori la visione di stupende opere che hanno come soggetto il corpo umano, spaziando in diversi ambiti culturali: la storia dell’arte (architettura e pittura), l’anatomia e la moda veneziana nel Rinascimento.
Il percorso, curato da Guido Beltramini, Francesca Borgo e Giulio Manieri Elia, si snoda in tre sezioni. Possono sembrare poche ma in realtà racchiudono un tesoro affascinante.


La prima parte è dedicata all’anatomia dove sono esposti libri, modelli anatomici, disegni e sculture. Il tema principale di questo “capitolo” è la nudità del corpo umano che nel Rinascimento era oggetto di molti soggetti artistici (basti pensare ai nudi di Michelangelo nella Cappella Sistina). Il pubblico potrà ammirare opere fantastiche tra cui statue provenienti dal Museo del Bargello di Firenze e molte incisioni di Dùrer; ma il reperto protagonista di questa sezione è senza dubbio il famosissimo Uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci.


Il viaggio continua nella seconda sezione dal titolo “Desiderio”, dove la nudità del corpo diventa oggetto di desiderio carnale: qui è fondamentale l’iconografia delle opere esposte con corpi ben delineati sia nella pittura che nella scultura. L’opera chiave esposta in questo segmento del percorso è La Tempesta di Giorgione, un dipinto di straordinaria intensità emotiva in cui il nudo non è provocatorio ma possiede un tocco di eleganza. Altri capolavori che si possono ammirare sono opere di Tiziano o accessori come ad esempio una cuffia da notte e dei guanti nuziali, usati dalle nobildonne nel Rinascimento veneziano.


A chiudere il percorso espositivo l’ultima sezione dal titolo “Persona”, che mette in risalto la bellezza esteriore esponendo dipinti, incisioni, armature ed oggetti di uso quotidiano. Qui si possono ammirare capolavori di Dùrer, Vittore Carpaccio e Giovanni Bellini. Inoltre, è esposto uno splendido scrigno da toeletta del XVI secolo proveniente da una collezione privata.
La mostra è visitabile fino al 27 luglio ed al bookshop è acquistabile l’elegante ed esaustivo catalogo edito da Marsilio Arte.

Post più popolari