Suor Angelica: quando l’ambiente naturale costruisce la scenografia
di
Gabriele Isetto
La
Fortezza Vecchia di Livorno, uno dei luoghi più caratteristici della città
toscana, ha fatto da cornice come una naturale scenografia, ad un bellissimo e
suggestivo allestimento della Suor
Angelica di Giacomo Puccini firmato dal regista Nicola Fanucchi.
Gli
spettatori una volta entrati si sono trovati circondati dalle mura e dalla
vegetazione della Fortezza che hanno reso perfettamente l’idea del convento fin
da subito, quando le suore sono entrate in scena in processione alla luce delle
torce. Peccato però che a togliere la magia dell’ambiente naturale sia stata la
presenza del palcoscenico e delle sue impalcature fondamentali per l’allestimento delle luci di
scena che contribuiscono alla riuscita dello spettacolo.
Veramente
belli i costumi ideati da Ilaria Grossi che come afferma il regista sono
«costumi-scultura che richiamano le libertà e le prigioni delle nostre anime
che Puccini racconta, splendidamente, con la sua Musica.». In particolare è
stato molto apprezzato da chi scrive l’abito bianco e nero indossato dalla Zia
Principessa, che ricorda molto il costume della Regina Cattiva di Biancaneve e
che si “sposa” perfettamente con la perfidia e la mancanza di empatia del suo
personaggio.
Ottima
la direzione del maestro Stefano Cencetti che ha guidato l’Orchestra del Teatro
Goldoni che, seppur con elementi ridotti per ovvie ragioni di spazio, ha saputo
rendere tutta la dolcezza, il pathos ed il crescendo della musica e mettendo in
evidenza i momenti salienti dell’opera soprattutto nel finale.
Bravissimo
tutto il cast, composto da giovani cantanti tutte donne, infatti la
particolarità di Suor Angelica è che
non ci sono voci maschili. Le interpreti che hanno ricevuto il maggior numero
di applausi sono state Silvia Pantanti e Anna Victoria Pitts nei rispettivi
ruoli della protagonista e della Zia Principessa entrambe con una bellissima
voce e con un bel portamento scenico. Buona l’interpretazione di Eva Maria
Ruggeri (Badessa) in scena fin dall’inizio dell’opera. Tutta la storia poi è arricchita
da molti altri personaggi a cui hanno dato vita buone interpreti calate al
meglio nel loro ruolo: Eleonora Filipponi (Suora Zelatrice); Letizia De Cesari
(Maestra delle novizie); Carmela Lopez (Suor Genoveffa); Margherita Bingrossi
(Suor Osmina); Marianna Giulio (Suor Dolcina); Simona Ruisi (Suora infermiera);
Federica Marotta (Prima novizia); Celeste Nardi (Seconda novizia); Gioia Pucci
(Prima cercatrice); Veronica Niccolini (Seconda cercatrice); Alice
Schiasselloni (Prima conversa); Elena Naldi (Seconda conversa).
La
serata è stata davvero un successo con molti applausi, peccato però che verso
la fine dello spettacolo si sia alzato un forte vento che ha influito sia sulle
voci, facendo disperdere un po’ le parole, sia sui costumi quando la protagonista
dopo la scena con la Zia Principessa perde il velo, ma ciò non ha per niente
disturbato dal momento che avrebbe
potuto anche essere una scelta registica, perché una volta che Angelica viene a
sapere che suo figlio è morto e decide di togliersi la vita, non ha più niente
da perdere.
Le
foto di scena a corredo dell’articolo sono di © Trifiletti-Bizzi