Una Roma oscura protagonista della Tosca di Puccini

di Gabriele Isetto


A causa dell’allerta meteo di venerdì14 marzo, che ha fatto diventare la Toscana zona rossa, è stata annullata la prima della Tosca di Giacomo Puccini al Teatro Goldoni di Livorno, recuperata però sabato, il giorno dopo. Purtroppo la capienza di pubblico è stata diminuita a causa dell’assenza dei vigili del fuoco, che devono obbligatoriamente trovarsi in teatro, ma che erano evidentemente impegnati con l’allerta meteo. Nonostante tutti gli intoppi, l’opera è stata un successo.
Molto buona l’idea registica di Luca Orsini che ha rispettato il libretto dell’opera in ogni particolare e che ha fatto diventare la città di Roma protagonista, oscura e poco illuminata. Di conseguenza la scenografia di Giacomo Andrico risulta molto efficace e classica; ai lati della scena, quasi facessero da contenitore, delle imponenti colonne fisse che mettono in risalto le varie ambientazioni che di volta in volta cambiano al loro interno, focalizzando ciò che accade al centro del palcoscenico dove emerge il decadimento ed il marcio della città. Bellissimi anche i costumi di Rosanna Monti che richiamano l’epoca della vicenda e danno una sensazione di noir grazie all’uso dei colori degli abiti indossati dai protagonisti.


Ottima ed elegante la bacchetta del giovane inglese Henry Kennedy che ha fatto risaltare il suono dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini dimostrando conoscenza e passione nei confronti della partitura dilatandone i tempi.
Come sempre non delude il Coro Archè guidato da Marco Bargagna, che ha raggiunto il massimo nella scena del Te Deum, conquistandosi gli applausi del pubblico.


Eccellente la voce e il portamento scenico di Marily Santoro che ha dato vita alla protagonista in modo passionale e veritiero. Al suo fianco Vincenzo Costanzo un più che convincente Cavaradossi con ottimo timbro vocale: ad entrambi è stato chiesto il bis, purtroppo non eseguito. Ottima la prova del baritono Devid Cecconi nel ruolo del perfido Scarpia, con un grande portamento scenico e una potentissima voce. La vicenda ruota attorno a questi tre protagonisti ma la storia ha altri personaggi i cui rispettivi interpreti sono riusciti a calarsi molto bene nelle rispettive parti: Omar Cepparolli (Angelotti), Nicolò Cearini (Sagrestano), Alfonso Zambuto (Spoletta), Eugenio Maria Degiacomi (Sciarrone), Paolo Breda Bulgherini (Carceriere) e Dalia Spinelli (pastorello).
Anche se il pubblico non era così numeroso, a causa dell’allerta meteo come detto all’inizio, lo spettacolo ha avuto ugualmente un grande successo.
 
Le foto a corredo dell’articolo sono di © Trifiletti-Team Bizzi

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