Tutti per uno, uno per tutti: un cast stellare per il musical dei tre moschettieri

di Gabriele Isetto


Nel 1844 Alexandre Dumas padre pubblicò uno dei suoi romanzi più famosi: I tre moschettieri. Dopo aver avuto vari adattamenti cinematografici, televisivi e animati, nel 2024 è nata la versione musical di questo capolavoro coprodotta da Stefano Francioni Produzioni e Teatro Stabile d’Abruzzo.
La buona regia è affidata a un nome molto importante del panorama del musical italiano: Giuliano Peparini che ha creato però, soprattutto nel primo atto, tanti quadri in cui mancava un fil rouge, un po’ fine a se stessi e ciò ha fatto sì che gli spettatori che non conoscevano il romanzo di Dumas facessero fatica a collegare i vari episodi tra loro. Molto meglio il secondo atto, con una trama lineare e abbastanza chiara.


Bella la parte musicale composta da Giò Di Tonno, anche se in alcune melodie si sentiva chiaramente l’influenza di altri musical come Notre Dame de Paris o I promessi sposi. L’unico problema della serata è stato il volume eccessivo della musica che, fortunatamente solo in alcune canzoni, ha coperto le voci dei cantanti rendendo difficile comprendere bene le parole.
Un cast stellare ha dato vita ai vari personaggi della storia. I tre moschettieri sono stati magistralmente interpretati da: Giò Di Tonno (Athos), Vittorio Matteucci (Porthos) e Graziano Galatone (Aramis), una garanzia nel musical. Una scoperta il giovane Sea John nelle vesti di D’Artagnan con una bellissima vocalità, “scoperto”, grazie alle sue canzoni, da Di Tonno su Youtube. Ottime le interpretazioni dei tre cattivi: Camilla Rinaldi (Milady), Cristian Mini (Cardinale Richelieu) e Leonardo Di Minno (Rochefort), quest’ultimo il migliore di tutti. Buona la prova di Beatrice Blasovick nel ruolo di Costanza. In questa versione della storia il personaggio di Alexandre Dumas padre fa da narratore all’intera vicenda (una sorta di Gringoire) ottimamente interpretato da Roberto Rossetti. Infine troviamo il bravissimo Gabriele Beddoni come Planchet, servo di D’Artagnan.


Stiamo parlando di un musical, quindi non posso non menzionare i bravissimi ensemble, accuratamente preparati da Veronica Peparini e che hanno ballato e fatto acrobazie sulle note delle musiche di Di Tonno.
L’aspetto visivo forse è stata la parte un pochino più debole, anche se non disturba affatto. A parte i bellissimi costumi molto curati e attinenti sia alla storia che all’epoca, la scenografia è una semplice impalcatura di ferro dove di volta in volta vengono proiettate le scenografie o degli elementi che richiamano gli stati d’animo dei protagonisti.


Nel complesso è stata una buona serata ed è sempre un piacere ascoltare le voci di questi cantanti che hanno fatto la storia del musical, o meglio ancora delle opere moderne.
 
Le foto di scena dello spettacolo sono estrapolate dalla pagina ufficiale Facebook dello spettacolo.

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