Teatro, fotografia e architettura: tre arti unite in un prestigioso volume

di Gabriele Isetto



Che rapporto c’è tra teatro e fotografia? Perché due arti che sono così diverse tra loro, a volte “collaborano” insieme? Queste sono due domande a cui la fotografa Patrizia Mussa ha voluto dare risposta per realizzare la mostra Teatralità. Architetture per la meraviglia, allestita a Palazzo Reale di Milano e che si è conclusa nel febbraio di quest’anno.
Patrizia Mussa è una fotografa professionista e i suoi bellissimi scatti, come possiamo vedere in questo libro, sono parte di famose collezioni museali sia in Italia che all’estero, soprattutto a Parigi e Torino.
Tornando alle due domande iniziali, la risposta la troviamo sfogliando questo meraviglioso volume, edito da Silvana Editoriale nel 2023, che racchiude un prezioso “viaggio” nel teatro attraverso la storia e l’arte, guidando il lettore alla scoperta dei più importanti e bellissimi teatri italiani. Nel libro non sono presenti solamente foto di teatri, ma anche di architetture civili che sono delle vere e proprie scenografie.
In qualità di lettore, ho apprezzato molto il “viaggio” che ho potuto fare, grazie alle immagini, nei grandi edifici che hanno fatto la storia del teatro. Tutte le fotografie della signora Mussa hanno un tocco magico ed evidenziano alla perfezione ogni singolo elemento dei teatro: il palcoscenico, l’arcoscenico, la platea, il soffitto. Non solo, per alcuni teatri come ad esempio la Pergola di Firenze, viene esaltato l’elegantissimo foyer. Sono presenti poi edifici che non hanno nulla a che vedere con il mondo del teatro come ad esempio la Reggia di Caserta, la Reggia di Venaria Reale e Palazzo Te di Mantova ma che, con i loro magnifici giardini, fontane e statue si trasformano in vere e proprie scenografie. Voglio citare alcuni dei teatri presenti nel libro: il Teatro Farnese di Parma, il Teatro Olimpico di Vicenza, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Scientifico del Bibiena di Mantova, la Fenice di Venezia, il Regio di Parma, il Regio di Torino e naturalmente non può mancare la “regina” dei teatri: La Scala di Milano.
A mio parere è un preziosissimo volume che dovrebbe essere presente in qualunque libreria non solo di studiosi del teatro, ma anche di semplici appassionati. In particolare, potrebbe essere un ottimo e valido aiuto, quasi un manuale, per chi all’Università o in corsi di formazione studia storia della scenografia. Se acquisterete questo catalogo ne rimarrete innamorati ed affascinati proprio come è successo a me.

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