Fondazione Zeffirelli Onlus: Le meraviglie del grande Maestro
di
Gabriele Isetto
Firenze
è una città magnifica, culla del Rinascimento, dove si respira la storia con la
S maiuscola in ogni suo angolo. Da poco tempo c’è un motivo in più per
visitarla, la Fondazione Zeffirelli Onlus, museo permanente con sede presso il
vecchio tribunale in piazza San Firenze, in cui si può ammirare la magia del
cinema e del teatro di Franco Zeffirelli, uno dei registi più famosi al mondo.
In
questo museo è veramente e finalmente esposta tutta la vita artistica del
Maestro, presentata tramite l’esposizione di bozzetti di scena, figurini dei
costumi, costumi realizzati per gli allestimenti, foto di scena e locandine.
Tutto il materiale è suddiviso in ben ventidue sale, ognuna dedicata a una
delle sue mille meraviglie.
Fin
dall’ingresso nel palazzo, il visitatore è accolto da uno splendido costume di Turandot, disegnato da Maurizio
Millenotti e realizzato dalla sartoria Tirelli, che fa bella mostra di se in
cima alla scalinata.
Sala Cavalleria Rusticana / I Pagliacci |
Tutte le sale sono estremamente interessanti e come uno scrigno raccolgono veri e propri gioielli che però, in questo articolo, non mi è possibile elencare nella loro totalità quindi mi soffermerò soltanto su alcune sale.
La
prima sala è incentrata sul periodo in cui Zeffirelli, in qualità di scenografo,
collaborò con il regista Luchino Visconti e qui si può ammirare il materiale
relativo a tre capolavori del teatro: Un
tram che si chiama desiderio (Roma, Teatro Eliseo, 1949), Troilo e Cressida (Firenze, Giardino di
Boboli, 1949) e Tre sorelle (Roma, Teatro
Eliseo, 1952).
La
seconda sala è invece imperniata sul rapporto speciale che intercorse tra
Zeffirelli e la grande soprano Maria Callas che cantò in ben sei sue opere.
Il Trovatore |
Le
tre successive sale sono dedicate rispettivamente all’opera, al teatro classico
ed al teatro contemporaneo.
Inizia
poi un percorso tra le opere più importanti curate al regista da Cavalleria rusticana e I Pagliacci a Falstaff,
Otello, La Traviata, Il Trovatore ed Aida
e tra tutte queste sale colpiscono i costumi disegnati da Raimonda Gaetani
per I Pagliacci (Firenze, Teatro
Comunale, 2009), i bozzetti delle scenografie e i figurini di Otello (Milano, Teatro alla Scala, 1976)
e il modellino della scenografia del Trovatore
(Arena di Verona, 2001).
Particolare
e suggestiva la quindicesima sala dedicata al progetto, purtroppo mai
realizzato, di un film dedicato all’Inferno
di Dante, in cui troviamo ben cinquantacinque tavole relative a tutti gli
studi preparatori.
Aida |
La
visita prosegue poi nelle sale riservate al grande cinema per poi immergersi
nuovamente nel mondo della lirica.
Il
museo è visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle ore 18.
Per maggiori informazioni rimando al sito stesso del museo.
Una
visita assolutamente da non perdere.