L'Aida firmata da Franco Zeffirelli torna all'Arena di Verona
AIDA
di Giuseppe Verdi
Arena di Verona
23 (Prima rappresentazione), 28
giugno 2018 - ore 21.00
8, 10, 14, 19, 22, 27 luglio 2018 - ore 21.00
2, 5, 7, 11, 19, 23, 29 agosto 2018 - ore 20.45
1
settembre 2018 - ore 20.45
Sabato 23 giugno alle ore 21.00 debutta, come da tradizione, il secondo
titolo del 96° Arena di Verona Opera Festival 2018: Aida di Giuseppe Verdi, nella grandiosa messa in scena firmata da
Franco Zeffirelli.
L’opera regina dell’Arena è in cartellone per 16 serate fino al 1
settembre nell’imponente allestimento ideato nel 2002 dal grande regista e
scenografo fiorentino, con i ricchi costumi di Anna Anni e le
coreografie originali di Vladimir Vasiliev. Un Egitto d’oro e tessuti
preziosi fa da cornice a un cast prestigioso di cantanti internazionali e
giovani promesse della lirica. A dirigere i complessi artistici areniani si
alternano sul podio tre note bacchette, già apprezzate dal grande pubblico dell’anfiteatro
veronese: Jordi Bernàcer (23, 28/6 – 8, 10, 14/7), Daniel Oren (19,
22, 27/7 – 2, 5, 7, 11/8) e Andrea Battistoni (19, 23, 29/8 – 1/9).
Repliche: 28 giugno ore 21.00 – 8, 10, 14, 19, 22, 27 luglio
ore 21.00 – 2, 5, 7, 11, 19, 23, 29
agosto ore 20.45 – 1 settembre ore 20.45
Dalla fatidica data del 10 agosto 1913, che ha dato il via al Festival
lirico areniano, si sono svolte ben 683 recite di Aida, che si conferma il titolo più seguito e rappresentato
all’Arena di Verona. E se 105 anni fa portare quest’opera nell’anfiteatro era
stato un azzardo, oggi l’Opera Festival sarebbe impensabile senza questo
capolavoro di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni, che la
tradizione vuole come seconda data del cartellone estivo e serata conclusiva a
coronamento dello stesso.
Il 96° Arena di Verona Opera Festival 2018 ripropone in scena Aida in una produzione molto amata dal
pubblico, che è stata riferimento degli anni 2002-2006 e vanta due
apprezzatissime riprese nel 2010 e nel 2015. La mano è quella di Franco
Zeffirelli, che ricrea un antico Egitto magnificente e multicolore grazie
anche ai costumi ideati da Anna Anni, in uno spazio scenico dominato da una
grande piramide dorata, espressamente concepita per gli ampi spazi areniani.
Questo allestimento-colossal, insieme a Turandot
sempre in cartellone quest’estate, rende omaggio al maestro fiorentino in
occasione del suo 95° compleanno. Grandissime voci da tutto il mondo e
direttori d’orchestra di prestigio rendono l’esperienza di Aida sempre nuova e irrinunciabile.
Torna infatti all’Arena di Verona, questa volta nei panni della schiava
etiope Aida, Anna Pirozzi (23/6), a
cui si alternano altre grandi interpreti del ruolo come Kristin Lewis (28/6 –
8, 10, 14/7), Maria José Siri (19, 22, 27/7 – 7, 11, 19/8), Susanna Branchini
(2, 5, 23/8) e Hui He (29/8 – 1/9). Nel condottiero Radamès si riconfermano i tenori Yusif Eyvazov (23, 28/6), Marco
Berti (8, 10, 14/7), Carlo Ventre (19, 22, 27/7 – 11/8), Gregory Kunde (2, 5,
7/8) e Walter Fraccaro (19, 23, 29/8 – 1/9); la rivale Amneris, figlia dei faraoni, è interpretata da Violeta Urmana (23,
28/6 – 8, 10, 14, 19, 22/7), quindi da Carmen Topciu (27/7 – 2/8), Judit Kutasi
(5, 7, 11, 19, 23/8) al suo debutto areniano e Anita Rachvelishvili (29/8 e
1/9), mentre Amonasro, re degli
Etiopi e padre di Aida, è interpretato da voci verdiane già acclamate negli
ultimi anni in Arena, come Luca Salsi (23/6), Sebastian Catana (28/6 – 8, 10,
14/7), Ambrogio Maestri (19, 22, 27/7), Amartuvshin Enkhbat (2, 5, 7, 19,
23/8), Federico Longhi (11, 29/8) e, per la recita conclusiva del Festival
2018, da Gocha Abuladze (1/9).
Come sacerdote Ramfis si
alternano bassi noti e apprezzati dal pubblico veronese: Vitalij Kowalijow (23,
28/6), Rafał Siwek (8, 10, 14, 27/7 – 2, 5/8), In Sung Sim (19, 22/7), Marko
Mimica (7, 11, 19/8) e Gianluca Breda (23, 29/8 – 1/9); quindi nei panni del Re egizio si alternano le tre voci
giovani e promettenti di Romano Dal Zovo (23, 28/6 – 8, 10, 14, 19, 22/7 – 5,
7/8), di Roberto Tagliavini (27/7 – 2, 19/8) e di Enrico Marchesini (11, 23,
29/8 – 1/9). Infine, completano il cast il Messaggero
di Antonello Ceron (23, 28/6 – 8, 10, 14, 19, 22/7) e Carlo Bosi (27/7 – 2, 5,
7, 11, 19, 23, 29/8 – 1/9) e la Sacerdotessa
di Francesca Tiburzi (23, 28/6 – 8, 10, 14, 19, 22, 27/7 – 2, 5, 7, 11/8) e
Arina Alexeeva (19, 23, 29/8 – 1/9).
Nel titolo sono impegnati a pieno regime tutti i complessi artistici -
l’Orchestra, il Coro istruito da Vito Lombardi, il Ballo preparato da Gaetano
Petrosino, un grande numero di figuranti - e tecnici dell’Arena di Verona. Per
l’occasione viene inoltre ripresa l’originaria coreografia di Vladimir Vasiliev
per oltre 50 danzatori, guidati da Beatrice Carbone nel personaggio di Akmen appositamente creato da Zeffirelli
per questo allestimento, e dai primi ballerini Petra Conti (23, 28/6 – 8, 10, 14,
19, 22, 27 luglio – 2, 5, 7, 11/8), Alessia Gelmetti (19, 23, 29/8 – 1/9),
Gabriele Corrado (23, 28/6 – 8, 14, 19, 22, 27/7), Mick Zeni (10/7 – 2, 5, 7,
11/8) e Davit Galstyan (19, 23, 29/8 – 1/9).
Una curiosità: in occasione della prima rappresentazione di Aida, e poi per tutte le serate in
cartellone per il Festival 2018, prima dell’inizio dello spettacolo un fascio
di luce inquadrerà a sorpresa una coppia seduta sulle gradinate che, “protagonista
per una notte”, avrà la possibilità di assistere allo spettacolo da una
posizione privilegiata vicina al palcoscenico.
La foto a corredo dell'articolo è di © Foto Ennevi - Fondazione Arena di Verona