I segreti del Teatro dell’Opera di Roma si aprono al pubblico
di Gabriele Isetto
Cosa
c’è dietro uno spettacolo teatrale? Questa è la domanda che ci dovremmo porre
prima di entrare a Palazzo Braschi per visitare la mostra Artisti all’Opera. Attraverso una selezione dei più importanti
bozzetti scenografici, figurini e costumi di scena, esposti in più di venti
sale, il Teatro dell’Opera di Roma fa conoscere i suoi segreti al pubblico, offre l’opportunità di osservare come dal backstage si costruisce uno spettacolo.
Il
percorso espositivo ci porta ad ammirare il lavoro di diversi artisti del
settore e non, infatti troviamo sia lavori
di costumisti e scenografi che si sono dedicati solo al teatro, sia nomi di
importanti pittori e scultori che hanno dato il loro importante contributo a
questo mondo.
Tra
coloro che si sono dedicati esclusivamente a quest’arte troviamo tra gli altri:
Nicola Benois di cui possiamo ammirare il bozzetto per l’atto III di Aida andato in scena nel 1938 con la
regia di Bruno Nofri, Emanuele Luzzati con i figurini del balletto I sette peccatati capitali del 1967, Lila
De Nobili con i bozzetti per la scenografia di una memorabile Traviata del 1956 con Maria Callas e
inoltre, uno dei nomi più conosciuti anche a chi non frequenta l’ambiente
teatrale, Franco Zeffirelli del quale si possono osservare i figurini e i
relativi costumi ideati per il suo Flastaff
del 1963.
Tra
i grandi pittori e scultori, sono invece protagonisti nomi del calibro di Pablo
Picasso, di cui sono esposti gli elaborati per il balletto Le Tricorone del 1953, Felice Casorati creatore di scene e costumi
per Ecuba nel 1941, Giorgio de
Chirico che nel 1964 collaborò all’Otello
rossiniano, Renato Guttuso di cui sono esposti diversi lavori tra cui Carmen (1970) e Aladino e la lampada magica (1976), e Giacomo Manzù ideatore del modellino su scala per Oedipus Rex.
Il
percorso non è semplicemente una vetrina di mirabili opere ma è ben congeniato
anche se, mentre per i bozzetti e i figurini le didascalie esplicative sono ben
dettagliate e specifiche, per i costumi sarebbe stato invece opportuno che oltre
alle informazioni principali fosse specificato il tipo di tessuto utilizzato,
attingendo semplicemente alle schede
tecniche di conservazione.
Il
pubblico è accompagnato per tutta la durata della visita da famose arie tratte
dai melodrammi più celebri ed interpretate dai grandi nomi della lirica come ad
esempio Maria Callas. Tanti altri potrebbero essere i costumi da esporre perché
quelli conservati nei magazzini del Teatro sono più di 80.000.
Consiglio
vivamente il pubblico di affrettarsi, vista l’imminente chiusura, a visitare questa
mostra per immergersi nel magico mondo del Teatro dell’Opera.
Le foto a corredo dell'articolo sono di ⓇYasuko Kageyama-Teatro dell'Opera di Roma