I piccoli crimini coniugali raccontano la vita di coppia
di Gabriele Isetto
Il
Teatro Goldoni di Livorno ha ospitato per una sola rappresentazione Piccoli crimini coniugali, scritto dal
noto autore franco-belga Eric Emmanuel Schmitt. Michele Placido (che ha curato
anche la regia) e Anna Bonaiuto sono i protagonisti di questo spettacolo.
Marco,
scrittore di gialli e Lisa, sua fedele moglie, sono sposati da 15 anni. Lui non
crede nella vita di coppia e lei cerca conforto alle proprie sofferenze nell’alcool.
Un giorno Marco perde la memoria a seguito di un incidente domestico e proprio da
questo avranno inizio una serie di situazioni di confronto continuo tra i due,
alternando sentimenti di odio e amore nei loro continui battibecchi. Questo farà
si che emerga il loro vero essere nella quotidianità familiare e che vengano a
galla i “Piccoli crimini coniugali” che non è soltanto il titolo del libro
scritto da Marco. Lisa, nel tentativo di aiutarlo a riacquistare la memoria,
creerà una serie di false verità destinate ben presto a crollare come un
castello di carte.
La
scenografia di Gianluca Amodio rappresenta un classico salotto borghese, luogo
solitamente preposto alla convivialità della famiglia, che in questo caso
invece farà da sfondo allo scontro tra i due protagonisti e l’essenzialità dell’ambiente
è funzionale a mettere in risalto l’importanza del dialogo in tutte le sue
sfaccettature dal rancore al perdono, insomma fondamentale è la parola come
mezzo per comprendere.
Michele Placido e Anna Bonaiuto si mettono al servizio
del testo e con la loro bravura e presenza scenica rendono al meglio la ricerca
psicologica ed introspettiva che i due coniugi fanno per riappropriarsi del
loro “essere coppia”. Attraverso un percorso che risulta divertente ma anche
doloroso, i due arrivano a comprendere che al di là di tutto sono legati da un
filo indissolubile e la regia di Placido, tra staticità e dinamicità,
contribuisce al meglio alla riuscita dello spettacolo.